Chiromantica Ode Telefonica Agli Abbandonati Amori
da Enzo Moscato, Giuseppe Patroni Griffi, Annibale Ruccello, Francesco Silvestri
uno spettacolo di e con Roberto Solofria e Sergio Del Prete
una coproduzione Mutamenti/Teatro Civico 14 e Murìcena Teatro
assistenti alla regia Ilaria Delli Paoli e Antimo Casertano
musiche originali Paky Di Maio
costumi Alina Lombardi
elementi scenografici Francesco Petriccione
foto di scena Marco Ghidelli
organizzazione Napoleone Zavatto
estratti da
Ragazze sole con qualche esperienza, di Enzo Moscato
Scende giù per Toledo, di Giuseppe Patroni Griffi
Le cinque rose di Jennifer, di Annibale Ruccello
Streghe da Marciapiede, di Francesco Silvestri
e da
Schiume (in Partitura) di Enzo Moscato
Occhi gettati, di Enzo Moscato
“Chiromantica ode telefonica agli abbandonati amori” è tratto dalle opere di Enzo Moscato, Giuseppe Patroni Griffi, Annibale Ruccello e Francesco Silvestri. Opere che hanno come caratteristica comune quella di creare personaggi in grado di esplorare al di là del sessuale ordinario, con tutte le implicazione sociali e politiche che comporta. Sono autori che si sono fatti interpreti del mondo che circonda il teatro napoletano intorno agli anni ‘80. Parliamo di personaggi che masticano pensieri e rigurgitano fantasmi, ai quali si finisce per attribuire una consistenza credibile perché aderenti alla realtà sociale che ci circonda. Parliamo di travestiti, di prostituzione e di una grande ossessione: l’amore. E lo facciamo attraverso il teatro. Il nostro scopo è quello di mettere insieme i segni di quella profonda intimità dell’animo umano che i drammaturghi in questione sono riusciti a portare nelle loro opere. Per questo riteniamo che l’esperienza civile e artistica legata allo spettacolo passo accrescere il valore della differenza nella nostra società.